Dalla pandemia abbiamo imparato una lezione: lottare per praticare quella cura che
ha al centro la vita degli esseri umani, della natura e di tutti i viventi. Altrimenti, la
risposta sarà sempre la stessa: ingiustizia, disuguaglianza, sfruttamento degli esseri
umani e della nostra terra e alla fine guerra e distruzione.
Per la prima volta da decenni ci saranno risorse da spendere, in un’Europa
benestante e ingiusta.
Non un euro per scelte di dominio e sfruttamento, non un euro per le armi.
Tutte le risorse, tutte le nuove leggi, dal fisco al lavoro, dall’ambiente al welfare
per curare il mondo, sanare le ingiustizie, restituire a chi ha perduto e sofferto.
E’ tempo di usare tutti gli strumenti della nostra incompiuta democrazia per la
conquista della libertà di tutte.
Per questo andiamo in piazza.
L’appuntamento è per Sabato 25 settembre a Roma, in Piazza del Popolo, alle ore 14 con il nostro
striscione “Metalmeccaniche” per affermare con “tutte le donne” “la rivoluzione della cura” e per
manifestare a fianco e in sostegno delle donne afgane.